Negli ultimi anni, il settore energetico sta affrontando un cambiamento epocale, guidato dall’aumento delle fonti rinnovabili e dalla crescente attenzione alla sostenibilità. In questo contesto, il capacity market, o mercato della capacità, emerge come un elemento fondamentale per garantire la sicurezza e l’affidabilità del sistema elettrico.

Ma di cosa si tratta esattamente?

Il capacity market, o mercato della capacità, è un meccanismo pensato per garantire che ci sia sempre sufficiente energia disponibile per coprire la domanda, anche nei momenti di picco o in situazioni di emergenza. Questo sistema è indispensabile perché il mercato all’ingrosso dell’energia, da solo, non incentiva abbastanza gli operatori a costruire nuovi impianti o a mantenere quelli esistenti, soprattutto quando vengono usati solo nei momenti di maggior bisogno.

In pratica, nel capacity market, il gestore della rete elettrica – come Terna in Italia – organizza delle aste in cui compra “capacità” futura dagli operatori. Questa capacità può derivare da diverse fonti: impianti di energia convenzionale, rinnovabili, accumuli di energia come le batterie, o persino progetti che riducono la domanda nei momenti critici. I fornitori che vincono l’asta ricevono un compenso per essere pronti a produrre energia o ridurre la domanda quando richiesto, indipendentemente dal fatto che quella capacità venga effettivamente utilizzata.

Il vantaggio principale di questo approccio è la garanzia di una stabilità continua della rete elettrica. In un sistema sempre più dipendente dalle fonti rinnovabili, che possono essere intermittenti, il capacity market fornisce una sorta di “assicurazione” contro il rischio di blackout o interruzioni del servizio. Incentivando la disponibilità di capacità, il sistema promuove anche nuovi investimenti in tecnologie innovative, come le batterie di accumulo o le infrastrutture di demand response, che migliorano la flessibilità del sistema energetico.

In definitiva, il capacity market è uno strumento essenziale per garantire la sicurezza energetica in un contesto di crescente transizione verso le energie rinnovabili. Assicura che ci sia sempre abbastanza capacità di generazione per rispondere alla domanda, sostenendo al contempo lo sviluppo di un mix energetico più sostenibile e resiliente. Nell’era della decarbonizzazione, meccanismi come questo diventano sempre più cruciali per il futuro del nostro sistema energetico.

Come è strutturato?

in Italia, è Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, a stabilire delle ore di picco e fuori picco e definisce queste fasce orarie in base all’analisi della domanda di energia elettrica sulla rete nazionale e alla necessità di garantire la sicurezza e la stabilità del sistema. Per il capacity market, Terna suddivide le ore in due categorie:

  • Ore Fuori Picco: sono le ore in cui la domanda di energia è più bassa, ad esempio durante la notte, nei fine settimana e nei giorni festivi.
  • Ore di Picco: sono le ore in cui la domanda di energia elettrica è generalmente più alta. Solitamente, queste ore corrispondono ai periodi di maggiore attività economica e consumo, come le ore diurne nei giorni feriali.

Il corrispettivo del capacity market non si ripartisce in modo uniforme. È infatti calcolato considerando 500 ore di picco annuali, stabilite da Terna e concentrate principalmente nei mesi di gennaio, febbraio e luglio.
Ogni anno, Terna rideterminerà le ore di picco. I costi maggiori sostenuti da Terna per garantire la disponibilità di capacità verranno applicati ai distributori locali e, di conseguenza, trasferiti ai venditori di energia, che li ribalteranno sui consumatori finali.

Quali sono le ore più costose?

Poiché il costo del capacity market incide in modo significativo durante le ore di picco, che non sono distribuite uniformemente nel mese o nell’anno, è essenziale per gli utenti che possono pianificare i propri consumi prendere nota delle ore di picco e ridurre al minimo l’uso di energia in queste fasce orarie.

Per chi dispone di un contatore orario di nuova generazione, è consigliabile monitorare le ore di picco e, se possibile, evitare i consumi in quelle ore o almeno limitarli. Questo può aiutare a ridurre l’impatto dei costi aggiuntivi sulla bolletta elettrica.

Come viene applicato in fattura?

La quota del capacity market si può trovare all’interno della “Spesa per la Materia Energia” della bolletta elettrica sotto diverse voci come “Corrispettivo Mercato Capacità” o “Dispacciamento Corrispettivo Orario Mercato Capacità”. In altri casi, a discrezione del singolo Gestore, può essere introdotto mediante un calcolo medio, all’interno della voce di “Dispacciamento”. In questo modo, si rende più complicato però individuarne la corretta applicazione (Delibera 566/2021/R/ELL)
Alcuni Fornitori, inoltre, fanno distinzione fra utenze allacciate in Bassa Tensione (BT 230-380V) e utenze allacciate in Media Tensione (MT) e Alta Tensione (AT)

Per il 2024, i corrispettivi del capacity market in Italia prevedono i seguenti valori:

  • Ore di picco: il corrispettivo è fissato a 44,900 €/MWh per tutto l’anno. Le ore di picco sono distribuite principalmente nei mesi di gennaio, febbraio e luglio e coprono circa 500 ore annuali in cui la domanda di energia è più elevata.
  • Ore fuori picco: per il primo trimestre del 2024, il corrispettivo è fissato a 1,639 €/MWh.

Dal 1° aprile 2024, i corrispettivi delle Ore Fuori Picco hanno subito un ulteriore aggiornamento, con un incremento a 2,767 Euro/MWh.
Di seguito, riportiamo la suddivisione delle 500 ore di picco per l’anno 2024. Come si può notare, non sono ripartite in modo equo, ma, ogni anno Terna stabilisce, in base alle esigenze del Mercato elettrico nazionale, quali siano i mesi con maggiore domanda di energia elettrica.

MeseGenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicTot Ore
N° Ore Critiche86802600431881200065500
Si evidenziano i mesi dove questa misura risulta più impattante nella fattura dell’energia elettrica

Tutti potremo aver notato la bolletta con il mese di luglio un po’ più “salata” del solito e, in parte, è anche dovuto alla concentrazione del maggior numero di “ore di picco” del capacity market, proprio in questo mese.
In conclusione, il capacity market è fondamentale per garantire la stabilità del sistema elettrico italiano, assicurando una capacità adeguata di generazione anche durante i picchi di domanda. Tuttavia, i corrispettivi per le ore di picco possono pesare sulla bolletta dei consumatori.
Per minimizzare l’impatto, è consigliabile monitorare le fasce orarie di picco e ridurre i consumi durante questi periodi, adottando strategie di risparmio energetico.